Fotoringiovanimento - laser frazionato

L'invecchiamento cutaneo è un processo indotto sia dall'età che dal fotoaging, cioè dall' esposizione al sole o alle lampade UVA. Il danno causato da questi fattori si accumula nel tempo e provoca nel derma  un progressivo irrigidimento delle fibre elastiche e collagene e una diminuzione dell' acido ialuronico.
Dal punto di vista clinico si osservano rughe, trama cutanea alterata, teleangectasie, macchie, lentigo solari, cheratosi attiniche ( precancerosi cutanee),  prevalentemente nelle aree foto-esposte del  viso, collo, décolleté e dorso delle mani.
Il fotoringiovanimento è una tecnica che utilizza l'applicazione di luce laser e luce LED, per riparare e correggere i segni  dell'età e i danni prodotti dall'esposizione solare.
L' ultimo laser nato per combattere  l'invecchiamento cutaneo è il laser Fraxel SR 1500.
Si tratta di un laser frazionato non ablativo che, con una metodica semplice e non invasiva ripetibile ogni mese, determina un miglioramento progressivo su tutti i segni del tempo. Con il laser frazionato si ottengono in poche sedute risultati paragonabili ad una seduta di laser resurfacing senza i notevoli effetti collaterali di quest'ultimo.
Il laser ad Alessandrite Q-Switch viene  invece utilizzato per l'eliminazione delle lesioni pigmentate, come le lentigo solari, quando esse siano isolate; il laser KTP 532nm per il trattamento delle teleangectasie del volto .
 L'applicazione laser ha il vantaggio di essere ben tollerata dal paziente, senza convalescenza, con la formazione di piccole crosticine della durata di 7/9 giorni. L'unica controindicazione è l'esposizione ai raggi solari o UVA sia prima che dopo il trattamento.
Un altro trattamento, sicuro e ben tollerato, è la terapia fotodinamica (PDT) o peeling fotodinamico. Si effettua applicando sul viso una sostanza, 5- ALA, per 2 ore; questa sostanza viene captata dalle cellule danneggiate dal sole e trasformata in un prodotto fotoattivo capace di reagire quando viene esposta ad una luce LED rossa (630 nm) per un tempo di 10 minuti circa. 
Durante l'esposizione il paziente avverte una sensazione di calore che è maggiore quanto più marcato è il danno cutaneo. 
Questa metodica viene consigliata ai pazienti con segni di fotoinvecchiamento dal tipo II al tipo IV di Glogau, mentre vengono esclusi pazienti in stato di gravidanza, che assumono antibiotici o cortisonici e pazienti che hanno aspettative non realistiche.
Il peeling fotodinamico con 5-ALA è da considerarsi anche una forma di prevenzione dello sviluppo dei tumori cutanei fotoindotti, poiché elimina le cellule potenzialmente cancerogene.
Un peeling fotodinamico più soft, per pazienti che presentano i primi segni del fotoinvecchiamento, ma non ancora le precancerosi, utilizza come sostanza fotosensibilizzante la clorofilla associata ad una bassa percentuale di 5-ALA .
Dopo il trattamento la cute si presenta  lievemente arrossata e già a distanza di tre settimane si può notare un miglioramento notevole della qualità, elasticità e luminosità della cute trattata.

ASSOCIAZIONE LASER FRAXEL-PDT
Per i segni più marcati del fotoinvecchiamento cutaneo, laddove sarebbe necessario un laser ablativo (skin-resurfacing) che richiede sedazione e lunghi tempi di guarigione, si possono associare il laser Fraxel  e la PDT nella stessa seduta: prima viene trattata con il laser frazionato tutta la superficie cutanea del volto poi viene effettuata la terapia fotodinamica solo sulla parte maggiormente danneggiata, per esempio la zona periorale. In questo modo si associano due metodiche totalmente sicure, senza bisogno di anestesia e con risultati simili al laser resurfacing. 

La dott.ssa Antonella Gentili e la dott.ssa Simona Tarocchi sono a disposizione dei pazienti per una consultazione gratuita per informazioni sui trattamenti e relativi costi. 

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