La pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), ovvero l'inestetismo noto come cellulite, è caratterizzata da un aspetto a "buccia d'arancia" della superficie cutanea, particolarmente a livello di glutei e cosce, e colpisce circa il 70% delle donne (alcune stime parlano addirittura del 90%) senza distinzione d'età. La cellulite e il segno di un'alterazione nella circolazione sanguigna e nei meccanismi di depurazione del corpo che avvengono attraverso il sistema linfatico. Questa alterazione è dovuta a diversi fattori fra cui le modificazioni del quadro ormonale, in particolare le oscillazioni degli ormoni sessuali femminili (motivo per cui gli uomini non presentano cellulite!), la sedentarietà, la stipsi e le abitudini alimentari, il tutto favorito dalla predisposizione genetica. Tutto ciò provoca una sofferenza dei tessuti, in particolare, quando i capillari che irrorano il tessuto adiposo diventano fragili e sofferenti, si ha un ristagno di liquidi negli spazi interadipocitari (edema), le fibre collagene ed elastiche si induriscono e si formano dei fasci fibrosi che progressivamente si sclerotizzano. E' così che scorie e grassi, non più smaltiti dal sistema veno-linfatico provocano noduli sempre più evidenti. Ecco quindi i 3 stadi della cellulite: 1° edematosa, 2° fibrosa, 3° sclerotica; nelle fasi iniziali, l'effetto a buccia d'arancia si nota solo se si preme la sede colpita ma successivamente la zona cellulitica diventa visibile anche senza pressione per poi risultare dura e dolorosa alla palpazione.
Il dermatologo utilizza metodiche efficaci ma non aggressive per combattere la cellulite. La cura viene sempre da un sinergismo di trattamenti, abitudini di vita, alimentazione e correzione di alcuni fattori predisponenti non genetici.